rischi operativi

In una prima fase, da svolgere insieme al cliente, vengono individuati i processi, i sottoprocessi e le attività. All’interno di ciascuna attività vengono individuati e censiti i diversi rischi operativi. Ogni rischio operativo deve avere due caratteristiche principali: frequenza e dimensione. Quest’ultima metrica può essere espressa sia come costo vero e proprio che come ore lavoro. Quando l’intero lavoro di mappatura e censimento dei rischi operativi verrà terminato, sarà possibile fare una stima dell’impatto dei rischi operativi sul patrimonio attraverso simulazioni che adottano diverse distribuzioni di probabilità a seconda della natura dei rischi operativi censiti. Oltre a quanto descritto sopra, i collaboratori dell’azienda/fondo pensione, dovranno rilevare attraverso lo strumento a loro disposizione ogni evento legato ai rischi operativi.

Alla fine di ogni periodo di rilevazione, Nummus.Info calcolerà delle statistiche relative a ciò che il cliente ha rilevato e quanto invece stimato, in modo tale da ritarare le stime sui dati reali accaduti. Nel giro di pochi periodi le stime dovranno convergere con quanto rilevato e avere quindi una previsione molto accurata sul futuro.

Grazie alla gestione dei rischi operativi, si potrà individuare quali sono i processi, le aree, le attività maggiormente colpite dai rischi operativi e quindi andare ad intervenire proprio in quei punti critici che rendono inefficiente il processo o l’attività.